Sulle capacità emulative della coscienza infantile o di adulti la cui coscienza è rimasta tale più o meno si sa.
Relativamente all’inconscio si osserva che un inconscio saturo di rimosso e di contenuti non intergrati dalla coscienza è un inconscio oltre che caotico (e questo sarebbe la norma) anche iperattivo.
Nel senso di un inconscio sovraccarico di energia che non riesce a trovare una qualsiasi via di espressione o ne ha di molto limitate e limitanti.
Un ambiente parentale con inconsci siffatti induce negli inconsci indifesi dei piccoli figli analoga sovraeccitazione energetica .
Nei bambini a quell’ambiente esposti ciò può indurre per esempio o comportamenti estremamente vivaci ed iperattivi o comportamenti particolarmente indolenti e rassegnati.
Il bambino che vive un inconscio in queste condizioni può però trovare momentaneamente una condizione di rasserenamento se “esposto” ad un individuo con un inconscio liberato e che non induca quindi a quell’inconscio una ulteriore condizione di sovreccitazione ma che al contrario lo acquieti.
La cosa non dovrebbe stupire più di tanto dato che le molte tecniche di rasserenamento, di training autogeno, delle varie forme di yoga e di meditazione, sia ad occidente che ad oriente, mirano a proprio ad ottenere condizioni di rilassamento psichico sia a livello di coscienza che a livello di inconscio oltre che di rilassamento muscolare.
Parrebbe che in certe condizioni anche il transfert possa produrre lo stesso scopo rendendo perciò meno aggressivi nei confronti della coscienza i contenuti inconsci a tutto beneficio della possibilità di riuscita della terapia.