Nel precedente scritto (Bambini 1) si poteva anche pensare che quei comportamenti di agitazione, di iperattività, di eccitazione motoria e quant’altro nei bambini siano il frutto di un “eccesso di inconscio” nella condizione psichica dei genitori o, il che è lo stesso , di una “carenza di coscienza”.
Il caso, per certi versi opposto, è quello dei bambini troppo repressi, troppo inibiti, troppo compressi,il caso dei bambini-morticini.
In questi casi si può ben parlare di un “eccesso di coscienza” cioè di configurazioni psichiche da parte dei genitori che inducono coattivamente comportamenti eccessivamente repressivi, eccessivamente inibitori, eccessivamente castranti.
La tipologia caratteriale dei bambini di solito desta , erroneamente, minore allarme di quella dei bambini dei quali si è prima detto in quanto i comportamenti di questi bambini recano meno “disturbo” in quanto essi oramai suscitano minori o scarse reazioni da parte delle resistenze delle coscienze genitoriali provocandone perciò minori reazioni repressive coatte.
Nella realtà in questi casi il danno , la ferita castrante, ha già prodotto i suoi effetti patologici nella psiche infantile rendendo perciò meno “necessari” ulteriori interventi repressivi.
Questa tipologia caratteriale può portare l’adolescente o l’adulto a cercare un sollievo alla morsa feroce che lo attanaglia nella sua coscienza nella soluzione chimica, nell’aiuto delle sostanze psicotrope che riescono talora ad allentare quella morsa sia pure a prezzi che nel medio e lungo periodo possono essere letali.