Nella storia della religione cristiana esiste una santo , San Martino ,(poco importa qui che si tratti di leggenda, mito o storia) il quale inizia la propria conversione da feroce centurione romano impietosendosi alla vista di un povero seminudo al quale perciò dona una parte del suo mantello.
Dice la storia (o il mito o la leggenda) che la notte seguente il centurione fece un sogno scoprendo così che il povero era in realtà Cristo e di avere perciò donato una parte del suo mantello a Cristo.
La storia è , come tutte le storie, intensamente simbolica e rappresenta la presa di coscienza del Sé da parte dell’individuo.
L’individuo inconscio si converte alla sua umanità profonda aprendo la propria coscienza (nel caso rappresentata simbolicamente dal mantello) al proprio Sé (che sappiamo bene dalla interpretazione datane da C.G. Jung e non solo) rappresentato talora nella figura del Cristo.
E l’avvenuta presa di coscienza di sé viene talora rappresentata con le immagini simboliche della crocifissione del Cristo.