Tutti i miti e tutti, i tanti , svariati corpi mitologici raccontano pur nella varietà delle loro forme più o meno la stessa storia.
Raccontano tutti più o meno la stesa storia non nella loro forma apparente ma nel significato che essi comunemente esprimono.
Tutti descrivono infatti i percorsi possibili della crescita psichica dell’uomo che evidentemente nella storia delle evoluzioni delle specie viene considerato il culmine possibile di quella evoluzione.
Non una evoluzione di forme o di specie ma la forma più evoluta di evoluzione psichica.
Ci si potrebbe chiedere naturalmente ,vista la quantità di mitologie che ha attraversato ed attraversa la storia umana e visti i risultati della evoluzione attuale della specie umana, quali risultati abbia ottenuto questo gran dispiegarsi di mitologie.
Ma almeno in un caso parrebbe che un risultato una mitologia l’abbia ottenuto.
E non nel senso che quella mitologia sperava si avverasse.
La mitologia fondante dello stato ebraico rappresenta simbolicamente la liberazione dei contenuti inconsci (gli ebrei) e la loro fuga liberatoria verso la “terra promessa” (cioè la coscienza).
E’ possibile che negli individui dissociati da sé e afflitti da monumentali complessi di castrazione questa mitologia fondativa abbia condensato l’odio che quelle coscienze nutrivano e nutrono verso i propri contenuti inconsci proiettandolo verso “gli ebrei” che simbolicamente in quel mito ed in massa avevano raggiunto la coscienza.
Scatenando altresì il terrore folle che ciò potesse avvenire anche in loro stessi.
E da qui l’antisemitismo che così immense tragedie ha portato ed ancora porta a quel popolo.
In quanto la follia delle loro menti malate può portarli a pensare che eliminando gli ebrei possano superare quel terrore inconscio che li attanaglia.
Paradossalmente potrebbe essere che proprio il mito fondativo del popolo ebraico sia stato inconsapevolmente assunto da individui dissociati ed afflitti da condizioni psichiche estreme come catalizzatore della propria follia antisemita sublimando l’odio verso sé stessi nell’odio verso i semiti.