Stamane mi è venuta in mente una ideuzza.Accade spesso e questo lavoro ne è testimonianza.

Naturalmente in partenza non si censura nulla.

Talora quelle ideuzze che non reggono alla prova della pur aperta ragione ed altre volte invece reggono alla prova di logicità.

E nasce qualche ipotesi .

Magari infondata. Del resto che modi ho io qui ed ora di testarne la validità ?.

L’ideuzza di stamane riguarda niente di meno che l’espansione dell’Universo.

Del quale siamo e sono insignificante puntino.

A me parrebbe che l’espansione dell’Universo oltre ad interessare le singole Galassie, stelle e pianeti in un movimento espansivo interessi anche ogni  atomo e molecola di ogni singola cellula vivente.

Sia essa appartenente al mondo vegetale che al mondo animale.

Una forma di espansione però a livello di energia contenuta in ogni singolo atomo e molecola il che spinge la vita ad insediarsi in ogni sia pur minimo spazio vitale che l’ambiente le consente di colonizzare.

Non solo in termini di diverse varietà di specie vegetali o animali già esistenti ma anche in termini di nuove specie ancora non presenti tra le forme di vita.

E’ sotto questa pressione energetica interna che si sviluppa in ogni forma vivente possibile l’evoluzione della vita.

Dall’individuo monocellulare (ed anche prima)  alle varie specie viventi compreso l’uomo.

Dall’espansione dell’Universo alla  espansione della vita.

Parrebbe che il rapporto delle strutture psiche (inconscio e coscienza) possa essere una  riproposizione di una schema vitale più generale.

Da una parte il mondo caotico della energia e della istintualità (caotico perché così appare alla modestia della intelligenza che non ha un livello tale da poter comprendere forse l’esistenza di un qualche ordine superiore a cui quel che ci appare caotico invece risponde) e dall’altra il mondo apparentemente ordinato dell’esistente.

Ma quella pressione energetica interna di ogni singolo atomo e molecola non riguarda solo la nascita di nuove vite sia in termini di specie già esistenti che di nuove specie, seguendo ogni linea filogenetica possibile e procedendo per prove ed errori.

L’ambiente ne consente ulteriore sviluppo ?

E la specie o l’individuo cresce.

L’ambiente è o diventa troppo ostile per procedere ?

E quella specie o quell’individuo arretra. Fino a stentatamente sopravvivere o fino a scomparire.

A me parrebbe che questa pressione energetica interiore riguardi anche gli esseri umani (come qualsiasi altro essere vivente).

Da una parte, sotto un individuale programma genetico, forza e  sviluppa fisicamente l’individuo ma da un’altra parte spinge verso la sua individuale crescita psichica.

Se questa pressione energetica (ma ha ancora senso chiamarla libido ?) trova la via giusta attraverso il linguaggio dell’inconscio nella direzione della coscienza l’individuo sviluppa la propria psiche secondo un progetto che ritengo genetico.

Fino a che l’individuo diventa cosciente di sé.

Se invece l’ambiente psichico è stato strutturato, a causa dell’imprinting infantile, in modo ostile verso questa forma naturale ed istintiva di sviluppo quella energia si canalizza verso ogni forma possibile di sviluppo alternativo (fisica, comportamentale  e quant’altro)  probabilmente in forme più o meno patologiche (almeno secondo la nostra visione limitata del mondo).

Al limite creando nuove forme di “vita” (ancora una volta una linea evolutiva possibile), cioè le neoplasie,  in qualche parte dell’organismo.

 

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