Due rappresentazioni simboliche di componenti del Sè.
In un primo sogno i componenti del Se’, le varie parti del Se’ da integrare nella coscienza , si rappresentano in un particolare simboli;i tanti fili di spaghetti. L’integrazione di questi componenti nella coscienza, gia’ pronta a riceverli, viene rappresentata nello stesso sogno (direi coerentemente) come “ il buttare gli spaghetti in un enorme pentolone che bolle”.
Va da se’ che l’enorme “pentolone che bolle” rappresenta la coscienza ormai matura a ricevere quei componenti (ormai matura avendo gia’ integrato in se’ la storia personale infantile dell’individuo e quindi superato in parte le proprie resistenze e schermature).
In un sogno successivo riferito allo stesso processo psichico si tratta invece di montare in un grande pianoforte a coda aperto le corde che risultano tutte staccate.Si comincia a montare una alla volta le varie corde a partire dalle prime due, le piu’ grosse.
Anche in questo sogno le diverse componenti del Se’ vengono rappresentate in una forma simbolica “ filamentosa” (le corde del pianoforte).
A questo punto continua a girarmi per la testa una azzardatissima congettura (azzardatissima in quanto inverificabile).
Una tra le ultime scoperte (o invenzioni) dei fisici delle particelle sono le cosiddette “stringhe”, le quali costituirebbero componenti elementarissime della materia , strutture elementari “al di sotto”, per cosi’ dire, degli elettroni, dei protoni, dei besoni, ecc..
La scoperta o la invenzione di questi oggetti elementari e’ attribuibile al premio Nobel della fisica Stephen Hawking.
Dico che forse piu’ che di scoperta si tratta di invenzione (o piu’ propriamente di proiezioni) in quanto questi “oggetti” sono frutto di invenzioni concettuali del tutto controintuitive, di esperimenti mentali , di elaborazione di alta matematica.
Nulla di sperimentale perciò che ci possa dire se questi oggetti esistano o meno nella realtà fattuale.
E a questo punto continua a girarmi per la testa l’idea (o meglio l’azzardata congettura essa pure priva di qualsiasi possibilità di verifica sperimentale) che con l’invenzione o l’immaginazione del concetto di stringhe i fisici stiano semplicemente proiettando a livello razionale le loro varie componenti del Se’ rispetto ai quali essi sono completamente inconsci.
In altri termini le cosiddette “stringhe” in fisica delle particelle potrebbero essere, anche o solo, una forma di rappresentazione simbolica di quei componenti inconsci.