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Il linguaggio spontaneo dell’analista nel corso della terapia è in assoluto il miglior linguaggio possibile da utilizzare.
Tale linguaggio, che può andare anche al di là della comprensione dello stesso analista e perciò stesso svela la sua natura necessitata, nonché l’uso delle metafore ha lo scopo di evitare l’attivazione di resistenze nella coscienza del paziente con le conseguenti censure e rimozioni.
L’evitare l’attivazione di tali resistenze rende possibile al messaggio (assolutamente incomprensibile per il paziente e talora perfino come si è detto allo stesso analista) ed al suo significato di raggiungere la coscienza innescando in essa i conseguenti mutamenti.