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L’ideologia solo in apparenza è un insieme di idee (poco importa se politiche o religiose) che è possibile discutere o non discutere sul piano della logica e della razionalità

E’ ben altro.

L’individuo,privo di ogni riferimento al suo Sé, a sé stesso,  deve necessariamente costruire un supporto , un basamento forte sul quale fondare il proprio ego.

A ciò provvede la sua coscienza , perché da essa che nasce quel bisogno vitale, la quale individua ed assume in sé una qualche ideologia che sia congruente con i tratti caratteriali che essa stessa ha sviluppato nell’individuo.

La accanita difesa, apparentemente logica e razionale, che della propria ideologia di riferimento fa l’individuo è una difesa impregnata di contenuti emozionale ed affettivi profondi, è cioè una difesa intensamente energizzata.

E non a caso.

Difendendo strenuamente , appassionatamente, ferocemente quella ideologia in realtà l’individuo, senza saperlo e senza rendersene conto, sta mettendo in campo le sue difese più potenti, le difese della propria identità, della sua unica identità possibile che si fonda appunto su quella ideologia.

L’individuo non ha altro di sé  e se perdesse quella ideologia (e non c’è logica possibile né potenza dialettica che ne possa dimostrare , A LUI, l’assoluta infondatezza o falsità)  la sua sensazione profonda , peraltro con qualche fondatezza, sarebbe quella  della perdita di sé.

Non serve perciò contestare , per quanto folle possa essa essere , quella ideologia .Serve invece dare all’individuo gli strumenti mentali per aiutarlo a superare i blocchi che dissociano la sua coscienza dai contenuti del suo inconscio in modo da consentire a quella coscienza di costruire una base di riferimento diversa e perciò alternativa a quella ideologia identitaria, a quella ideologia sulla quale si fonda e si radica la funzione egotica.

 

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