Se ad un bambino venisse legato un braccio dietro la schiena impedendogli così di usarlo quale saranno a medio e lungo termine gli effetti sul suo corpo, sul suo sviluppo fisico e psichico , sul suo cervello ?.

Se ad un bambino viene impedito la conoscenza e l’uso della sua funzione intuizione sappiamo che egli diventerà , se è fortunato, un individuo dissociato da sé e la sua coscienza svilupperà una forte capacità elaborativa razionale per la gestione delle tante protesi del falso sé che essa sarà costretta ad elaborare per far sopravvivere l’individuo .

Egli sarebbe cioè costretto dalle limitazioni psichiche impostegli durante l’imprinting infantile a sviluppare solo la funzione elaborativa razionale mentre gli verrebbe impedito di sviluppare l’altra intelligenza cioè la funzione intuizione cioè la capacità cerebrale di costruire collegamenti tra i contenuti simbolici e istintuali del suo inconscio ed i corrispondenti  significati inconsci  della sua coscienza .

Inoltre quell’impiego necessariamente massivo della sua capacità elaborativa  lascerà a disposizione dell’ego una  capacità razionale limitata e  residuale.

Quali saranno nel lungo periodo le conseguenze neurologiche di questo impiego solo parziale delle sue funzioni cerebrali ?

Che relazione c’è tra quest’uso solo parziale e l’insorgenza di malattie neurologiche come l’Alzheimer ed il Parkinson ?

Cosa succederebbe se ad un individuo con i primi sintomi di quelle patologie si cominciasse ad insegnare ,  grazie alla terapia analitica , la conoscenza e l’uso della sua funzione intuizione ?.

E le neuroscienze con i suoi strumenti di indagine cosa potrebbero scoprire se indagassero le trasformazioni neuronali di un individuo che sviluppa gradualmente, grazie alla terapia analitica, il suo processo di crescita psichica ?.

 

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