La storia del genere umano è in moltissimi tratti una storia di diseguaglianze e di ingiustizie.
Tra di esse spicca la diseguaglianza tra i generi.
Da secoli il genere maschile ha coltivato l’idea di una sua qualche superiorità rispetto al genere femminile.
Da questa idea, che è in sé patologica, è discesa una quantità di comportamenti segregazionisti nei confronti del genere femminile e delle donne.
Una idea patologica che ha assunto una quantità di forme spesso sostenute da fideismi religiosi:la donna come essere inferiore, la donna come animale senz’anima, la donna come intelligenza inferiore ed altri orrori simili.
Questa idea della diseguaglianza è prima di essere una grave stortura sociale e culturale è innanzitutto una stortura psichica.
Riporto il sogno di una sognatore al termine del suo percorso di crescita:”Il sognatore esce da un laboratorio e scappa via .Una ragazza gli corre dietro ma lui non corre molto veloce mentre lei corre molto più veloce ed a un certo punto lo raggiunge”.
Al termine del percorso di crescita si giunge quindi ad un allineamento, ad una parificazione nella coscienza del principio maschile e del principio femminile.
Si giunge perciò ad una completa parità di generi nella coscienza individuale.
Quel processo di parificazione è quindi squisitamente psichico (e tale deve diventare nel processo di crescita psichica) ancor prima di diventare comportamento sociale e comportamento culturale.