C’era una volta e c’è adesso il mondo dell’innocenza.
Un mondo quello degli animali, privi di coscienza di sé, che è appunto il mondo della innocenza e della incolpevolezza.
Un mondo simile esisteva nel paradiso terrestre, nel mito del paradiso terrestre.
Nel quale Adamo ed Eva, uomo e donna privi di coscienza di sé, vivevano nello stato di completa innocenza ed incolpevolezza.
Ma poi la spinta della Natura verso l’evoluzione , impersonata nel mito dal serpente tentatore (non a caso simbolo e rappresentazione del Sé), sospingeva irresistibilmente verso la coscienza Eva.
Eva coglie perciò la mela dall’albero proibito (e che altro avrebbe potuto fare?) ed a quel punto,avendo gli esseri umani conquistato la coscienza di sé, sono stati messi in condizione di potere scegliere. E perdono perciò lo stato dell’innocenza , perdono il loro originario e primitivo paradiso terrestre.
Sarà un caso che il serpente sceglie Eva e non Adamo come soggetto della sua tentazione ?
Sarà un caso che nella realtà della vita le donne raggiungono prima degli uomini la loro maturità sessuale e psichica ?
Ma da allora molto è cambiato. Terrorizzati dalla libertà alla quale sono stati originariamente affidati, la libertà di potere scegliere cioè il libero arbitrio, gli uomini e le donne di ieri e oggi si sono rifugiati in massa nella dissociazione da sé e quindi nella coazione.
Terrorizzati da quella libertà e da loro stessi, terrorizzati dal loro stesso inconscio e dalla loro vita interiore hanno scelto alienanti ed alienate vie di fuga.
E siccome , com’è naturale nella condizione dissociativa, hanno bisogno di rispecchiarsi in un mondo che sia simile a loro hanno cominciato a plasmare quel mondo a loro immagine, distruggendo l’innocenza della Natura.
Perciò se si vuole ora conoscere la malattia della mente dell’uomo è sufficiente guardare oggi al suo specchio fedele , l’ambiente antropomorfizzato.