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Ogni rappresentazione che si renda manifesta  , sia essa espressa nella realtà sensibile (un comportamento, un film , una poesia, ecc.) o espressa da un sogno , attiva spontaneamente la funzione intuizione (quando esiste, quando funziona) la quale prima o dopo scodella un insight nella coscienza  dell’individuo facendogli conoscere il significato veicolato da quella rappresentazione , quale che essa sia.

Parrebbe quindi che il significato latente e veicolato dalla rappresentazione sia una specie di attivatore della funzione intuizione.

Il fatto è che le rappresentazioni simboliche portatrici di significato veicolano insieme ad esso anche energia (chiamiamola pure libido tanto non cambia nulla). Ed è presumibile che sia proprio questa energia che attiva la funzione intuizione facendole ricercare prima ed esprimerne poi nella coscienza il significato latente in quel significante.

Se la rappresentazione espressa dalla realtà non veicola alcun significato (non porta con sé alcuna energia) essa ovviamente non attiva alcunché in quanto  priva di senso (il che fa , essa pure, in suoi bravi danni nella coscienza del bambino/a quando espressa dall’ambito parentale nel periodo di formazione di quella piccola coscienza).

La rappresentazione sia essa espressa dai sogni o espressa da un qualche comportamento dell’ambito familiare ha perciò implicitamente  azione mutagena sulla coscienza grazie a questa sua proprietà autoinnescante dovuto al quid di energia che veicola.

Si pensi alla coscienza di un cucciolo quale che sia la specie di appartenenza.

Il sogno affiora alla coscienza del dormiente e la sua carica energetica e l’informazione che il sogno veicola attiva spontaneamente un qualche processo biochimico neuronale (ciò che agli umani potrebbe “apparire” come intuitività) che “costringe” la coscienza ad integrare in sé quella informazione (e quel quid di energia).

Sappiamo già , avendone ampiamente scritto in questo lavoro, perché nei cuccioli della specie umana ciò, fin troppo spesso purtroppo,  non accade.

Nella specie umana sarà invece la terapia analitica, che rimuove blocchi ed ostacoli castranti rispetto  a quel processo, a consentire la sua attivazione e l’integrazione spontanea del significato , processo favorito talora dalla consapevolezza.

In questo caso il significato ricercato e poi esposto dalla funzione intuizione a seguito del sogno si rende manifesto ANCHE alla coscienza dell’ego.

Inoltre il significato ritrovato  attiva spontaneamente un effetto  mutageno grazie al suo potere di innesco della elaborazione complessiva delle informazioni in possesso di quella coscienza.

Elaborazione che produrrà a sua volta alla sua conclusione  un successivo insight chiamato questa volta non più significato  ma bensì “teoria”.

 

 

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