Il possibile declino della specie umana ..... (partendo dalle coazioni a ripetere)
Meccanismo acquisitivo: delle coazioni a ripetere:
Evento ripetuto nel tempo >> esperienza dell’evento>> memorizzazione dell’esperienza >> risposta comportamentale >> ….. (ripetizione della sequenza) …. >> apprendimento ed attivazione del meccanismo coattivo >> coazione a ripetere sempre la stessa risposta comportamentale rispetto all’evento ripetuto.
Se l’ambiente si pone nel tempo nei miei confronti sempre nello stesso modo (se comunica con me in determinate occasioni sempre nello stesso modo) io sarò costretto a rispondere (a causa dell’apprendimento del meccanismo coattivo) alla sollecitazione dell’ambiente sempre allo stesso modo.
Ciò in quanto l’ambiente si pone nei miei confronti sempre con lo stesso tipo di comunicazione in quanto “pretende” da me sempre quel tipo (sempre lo stesso) di risposta comportamentale.
Se l’ambiente è l’ambiente parentale infantile ed il tempo di riferimento è il tempo nel quale il bambino subisce l’imprinting ambientale i meccanismi coattivi in questo tempo acquisiti sono destinati a perdurare per tutta la vita (le distorsioni comportamentali di ogni tipo che ne derivano vengono poi definite nei manuali come gli effetti di patologie mentali di varia definizione).
Ciò in quanto quel tipo di ambiente e la sua comunicazione formativa dell’imprinting vengono introiettati e diventano nella psiche umana “ambiente reale” pur trattandosi di fatto e con tutta evidenza (per l’analista ma mai per l’interessato) di un ambiente mentale assolutamente virtuale (quale che sia l’ambiente reale nel quale si trovi effettivamente a vivere l’individuo adulto).
Se una cosa del genere accadesse ad una specie selvatica con la frequenza assolutamente impressionante con la quale accade alla specie umana quella specie sarebbe inevitabilmente destinata all’estinzione.
E guardandosi intorno (devastazione dell’ambiente, politiche di rapina delle risorse naturali, distruzione sistematica delle specie viventi, epidemie di vario genere, sperequazioni sociali spaventose, guerre, ecc.) non si può assolutamente escludere che il fenomeno della dissociazione di massa (che è il”motore principale” delle coazioni a ripetere) proprio a causa della sua enorme pervasività non possa essere in definitiva la causa prima della possibile estinzione della specie umana.
D’altronde, visto da un altro punto di vista, le specie troppo forti che diventano assolutamente dominanti sul pianeta sono esposte in un ciclo storico-evolutivo che ha come conclusione il decadimento e l’estinzione.
Il caso più evidente è quello dei rettili terziari, specie assolutamente dominante sul pianeta, che ha concluso , al massimo della sua potenza, il suo ciclo evolutivo .
Forse a causa di una eruzione vulcanica le cui polveri hanno fatto abbassare la temperatura del pianeta, forse a causa di un meteorite che ha generato lo stesso effetto, forse a causa dell’esaurimento delle risorse vegetali delle quali quei rettili si nutrivano in grande abbondanza, forse a a causa di un qualche virus.
Sta di fatto che quella che era la specie più potente del pianeta si è estinta.
Quando la Natura non riesce più a controllare determinate pericolose distorsioni evolutive in qualche modo ci mette rimedio: Allo scopo di proteggere e non far scomparire l’invenzione evolutiva più straordinaria ed unica che mai si possa immaginare e cioè la vita (quale che sia la forma nella quale si esprime).