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La coscienza ha bisogno del Sé e quando viene  strutturata in una condizione di dissociazione costruisce, sulla base delle esperienze (e delle relative informazioni devianti) vissute nell’infanzia,  un  suo simulacro, il falso sé, il quale può essere lontano anni luce dalla reale natura dell’individuo.

Ma anche il Sé ha bisogno di una coscienza.

Quando la coscienza dell’individuo è da esso dissociata ed inoltre  pesantemente schermata rispetto ai contenuti dell’inconscio  l’individuo  è sospinto  dal suo stesso Sé  verso l’altro (del suo stesso genere o di genere opposto) che sia in qualche modo in grado di “fargli da coscienza “.

Il Sè cerca cioè nell’altro (e spinge l'individuo ad agire in questa direzione) una coscienza meno orrorifica della propria e che perciò sia in grado di “fargli da guida”.

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