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L’acqua ,com’è noto , prende sempre la forma del suo contenitore.
Il significato a sua volta si manifesta prendendo l’apparenza e la forma del suo significante , del simbolo che lo rappresenta.
Come l’acqua appunto esso prende la forma (e solo quella) del suo contenitore.
Ogni contenitore , simbolo o significante, è disponibile a rappresentare una pluralità di significati diversi così come ogni significato si può rappresentare , può prendere “forma, in una quantità di diversi significanti.
Chi ama la matematica , e pur ne usa i simboli nelle sue rigide equazioni, si tenga perciò lontano dal simbolismo.
Il simbolismo non è una aritmetica e non è una matematica.
L’evento reale , il sintomo psicosomatico, la patologia , il comportamento, ecc. sono dei contenitori, delle forme , delle apparenze.
E’ la forma , una delle tantissime forme possibili, che il significato inconscio e segregato , ululante, nell’inconscio usa per rappresentarsi nella realtà sensibile.
Il significato ,come l’acqua, non ha una sua forma ma assume la forma del significante , del contenitore che in quel momento, quì ed ora , è meglio in grado di rappresentarlo.
L’evento reale piacevole , doloroso, drammatico e perfino tragico è la forma di quel significato , la sua apparenza, il modo possibile , quì ed ora, per potersi rappresentare.
E ciascun significato ha ,nella coscienza, una infinità di “forme” nelle quali rappresentarsi.
Oltre una infinità di tipologie di eventi reali, di sintomi , ecc.
C’è , esiste, il modo di evitare che un qualche significato inconscio un giorno dopo l’altro si carichi sempre di più di energia libidica e si rappresenti in un qualche evento sempre più drammatico o addirittura tragico.
Ed il modo è l’intuire intuitivamente quel significato quando si rende manifesto nel modo innocuo e benefico del simbolo onirico.
Come se il significato inconscio fosse una bomba ad orologeria, la quale aumenta ad ogni ticchettio la sua forza esplosiva.
L’interpretazione intuitiva disattiva in tempo quella carica e la rende non solo non più pericolosa ma anzi benefica per la coscienza.