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Sono due cose profondamente diverse.

Se lo psichiatra non a fatto terapia didattica e non è cosciente di sé non può praticare la psicoanalisi. Può leggere al più il DSM-V e prescrivere la pastiglia.

Quando si può praticare una terapia analitica su un paziente?

Sono necessarie due ineluttabili condizioni:

-         L’esistenza di un ego pressoché integro che sia in grado di manifestare e sostenere la volontà di prendersi cura di sé;

-         L’inesistenza di pulsioni potenti incontrollabili tese a far del male a sé ed agli altri.

In assenza di queste due condizioni non può esserci psicoanalisi ma solo psichiatria e trattamento farmacologico.

Non ho abbastanza esperienza per potere affermare se in presenza di quest’ultimo trattamento sia in qualche modo possibile il trattamento psicoanalitico.

Dipende forse dalla intensità del trattamento farmacologico.

 

 

 

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