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Nel corso di matematica, al quinto anno, un professore impiega metà della lezione per dimostrare sulla grande lavagna lo sviluppo ed il risultato di una complessa, molto complessa equazione differenziale.
Di fatto riempie la grande lavagna di simboli matematici illustrando passo dopo passo lo sviluppo dei vari passaggi.
Finchè, alla fine, in fondo alla lavagna scrive il risultato della equazione, lo sottolinea e aggiunge, come di rito, c.v.d..
Uno degli studenti non sembra convinto e chiede come sia possibile dimostrare che il risultato ottenuto dal professore sia quello giusto.
Il professore paziente indica i vari passaggi sviluppati per giungere a quel risultato.
Lo studente non sembra convinto.
Allora il professore dice al ragazzo:”Se tu continui a studiare molto ed ad impegnarti nello studio della matematica vedrai che ad un certo momento anche tu sarai capace di risolvere un equazione così complessa ed allora ,sviluppandola, anche tu giungerai al suo risultato. A quel punto verificherai di persona se il tuo risultato da te raggiunto coincide con il mio oppure no.”
Non c'è un modo semplice per verificare le diverse ipotesi intuitive qui formulate.
Esse sono il frutto (ammesso che esse abbiano un qualche fondamento) di un certo tipo di sviluppo della funzione intuizione realizzato grazie ad un periodo molto lungo di esercizio di tale funzione nel corso dell'autoanalisi.
C’è da dire però che interpretare i propri sogni per un lungo periodo, dopo una efficace terapia analitica, non è vietato dalla legge.
E chiunque perciò può intraprendere (e se individuo responsabile, dovrebbe) una sua autoanalisi, se necessario assistito all'inizio, da uno psicoanalista esperto.
Ed una volta ben sviluppata la propria funzione intuizione giungere a sue autonome conclusioni intuitive circa i modi di funzionamento della SUA psiche e quindi indirettamente della psiche umana.
(scritto il 18/12/22)