Nella coscienza miliardi e miliardi di neuroni , ticchet/e/tacchete, si sbattono continuamente tra il si ed il no, tra lo zero e l’uno, tra il chiuso e l’aperto.
Ticchettano continuamente tra il chiuso e l’aperto. Di solito al di fuori di ogni controllo consapevole, senza saper cosa stanno facendo.
Una macchina che elabora . Qualsiasi cosa le venga propinato.
Le è stato dato merda e lei elabora merda. Le sono stati dati contenuti vitali del Sé e lei quelli elabora.
In determinate condizioni sociali (ma nulla è casuale e tutto si lega) quella macchina cieca produce un Hitler oppure produce un Einstein.
E di conseguenza produce orrori o grandezza.
Dono evolutivo pericolosissimo quello della coscienza umana.
Insieme ad essa si sarebbe dovuto dare all’individuo un manuale di istruzione in chiaro.
Non è stato così.
Come per certi cellulari il manuale di istruzione è implementato nella stessa psiche, probabilmente nei suoi geni, e occorre da lì tirarlo fuori.
Poi occorre capire i messaggi onirici che danno le istruzioni per addestrare la funzione intuizione e per addestrare la coscienza al suo lavoro di strumento umano, strappandola dalle grinfie di una infanzia disastrata.
E dopo, solo dopo, si diventa umani.