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La consapevolezza è la possibilità data all’ego di accedere alle informazioni ed ai risultati delle elaborazioni spontanee della coscienza ogni volta che un nuovo significato mutageno la attinge.
Parrebbe essere la consapevolezza un portato ineluttabile del processo di crescita psichica.
Sicuramente quando quel processo si attiva e si sviluppa a seguito di una terapia o di un autoanalisi.
Forse, ma è da verificare, anche quando l’ambiente familiare consente alle psiche infantili l’attivazione e lo sviluppo spontaneo di quel processo.
La Natura , la natura dell’individuo, esercita costantemente una formidabile ed inesausta pressione sulla coscienza di ciascun individuo affinchè dei suoi contenuti istintuali si prenda coscienza.
E’ come se la quella natura VOLESSE essere conosciuta e non rimanere nel limbo oscuro della incoscienza.
Ma parrebbe anche che non solo ambisce alla coscienza ma ambisce anche , grazie alla consapevolezza, di entrare nell’ambito della conoscenza del mondo e della realtà sensibile.
Questa pulsione istintuale ha una sua rappresentazione nella realtà.
La inesauribile spinta del Narciso e dei tratti narcisistici dell’individuo ad essere sempre al centro dell’attenzione, ad essere sempre presente, a farsi notare ad ogni costo, la sua spinta continua ad un presenzialismo ad ogni costo, di quella pulsione istintuale metadice.