E’ noto nella fisica delle particelle elementari che stante le dimensioni degli oggetti e dei fenomeni osservati ,dimensioni compatibili con la lunghezza d’onda della luce, l’osservazione dei fenomeni , il fatto stesso della osservazione, a quei livelli dimensionali ed energetici muta  la natura del fenomeno osservato.

Per cui ciò che si osserva non è il fenomeno ma la mutazione di esso così come indotta dalla osservazione.

Che fra psicoanalisi e fisica delle particelle ci siano molti più punti di contatto di quanto sia possibile immaginare lo dicono in molti.

Lo dicono per esempio i fenomeni di sincronicità e lo dice  a voce alta il prendere coscienza di un qualche contenuto dell’inconscio.

Il contenuto , ovviamente inconscio, dell’inconscio sta là latente ed agisce nella vita dell’individuo nei  modi che gli sono peculiari.

Nel bene come  nel male.

Ma se quel contenuto viene osservato , poco importa se dalla coscienza del soggetto o dalla coscienza del suo analista, esso muta e si trasforma.

E la sua azione sotterranea cessa e si trasforma nell’istante in cui esso, sotto forma di significato, entra nella coscienza.

Anche qui quindi l’osservazione muta  non solo la natura del fenomeno ma muta anche qualcosa nella psiche di colui che lo ha osservato.

Questa cosa della osservazione che muta la natura del fenomeno osservato è stata descritta dal gustoso paradosso di Schrodinger .

Secondo la fisica quantistica il gatto ben vivo è dentro la scatola chiusa .

E resta ben vivo finchè la scatola rimane chiusa.

Ma nel momento che qualcuno colto dalla curiosità  apre la scatola per vedere se il gatto è veramente vivo scopre che invece il gatto è morto.

L’osservazione che muta la natura del fenomeno !.

Sui rapporti tra psicoanalisi e materia elementare c’è poco da stupirsi.

Il corpo del vivente è composto da atomi , molecole ,elettroni ecc. .

I quali sono la materia prima energizzata ed energizzante di ogni cellula ed organo  di quel corpo.

E l’interpretazione intuiva dei sogni non sposta solo informazioni dall’inconscio alla coscienza ma sposta, nella stessa direzione, anche  energia.

Da taluni ingenuamente  chiamata libido.

 

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