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Capisco bene , per averlo più volte verificato , che i contenuti di questo lavoro suscitano ed hanno suscitato molte difficoltà di comprensione (a dir poco).
Tanto da far pensare ad individui molto razionali e molto intelligenti (di un intelligenza però unilaterale che vede solo una parte della realtà , e la realtà interiore dell’essere è realtà essa pure) di stare leggendo delle fesserie.
Altri , altrettanto intelligenti , ed inconsciamente molto spaventati da ciò che è stato scritto, tentano di esorcizzare questo loro interiore terrore attribuendo all’autore chissà quali forme di follia e di delirio.
Non c’è di che preoccuparsi.
Se un adulto non conosce le tabelline pitagoriche non ci si stupisce più di tanto quando si sa che quell’adulto è analfabeta e non ha mai frequentato alcuna scuola.
E di conseguenza non ha avuto modo perciò di imparare ad eseguire le più elementari operazioni aritmetiche.
Perciò nulla di strano.
Nulla di strano se si riflette però sul fatto che IMPARARE (l’aritmetica, tanto per dire ) è sinonimo di SVILUPPARE la funzione razionale , la funzione pensiero in quella particolare direzione.
Non avendo avuto modo di ESERCITARE a scuola quella funzione psichica il suo livello di intelligenza razionale è rimasto piuttosto basso (almeno per quanto riguarda il campo della aritmentica).
Magari è un ottimo agricoltore o un ottimo meccanico di auto. Oppure un buon pittore.
E perciò quella sua funzione , IN QUEL CAMPO , non gli consente di capire e di eseguire quelle pur elementari operazioni.
La stessa identica cosa accade con la funzione intuizione.
Quell’individuo, pur intelligentissimo , non può capire ciò che è scritto in questo lavoro non avendo avuto occasione di sviluppare la sua funzione intuizione .
Ma questo sarebbe nulla.
Non avendo potuto sviluppare quella sua funzione alla sua coscienza , pur produttrice di tanta intelligenza razionale , è rimasta del tutto sconosciuta (inconscia appunto) la vita interiore di quell’individuo , i suoi sogni ed i loro significati, e spesso anche i suoi sentimenti e le sue emozioni.
E questo è l’effetto peggiore e più patologico di quel mancato sviluppo: L’essere rimasto inconscio ed anche (ma non sempre) dissociato da sé .