Tantissima filosofia sull’uomo e sui suoi comportamenti e sui suoi pensieri nei secoli ha caricato di ponderosissimi volumi la cultura di questo essere vivente appartenente ad una specie che in giro per il pianeta sta facendo disastri irreversibili all’ambiente, alla Natura ed a sé stessa.

Alcuni di inenarrabile orrore.

E sull’individuo di questa specie la cosa da dire è di incredibile semplicità, di intensa sintesi e forse anche di squallore.

Con delle eccezioni che dopo vedremo.

Nel corso della infanzia viene impressa , apposta si chiama imprinting, nella coscienza (e quindi poi anche nell’inconscio) del bambino una programmazione assolutamente simile alla programmazione che le coscienze dei membri dell’ambiente parentale infantile hanno ricevuto nelle rispettive infanzie.

A questa programmazione costituita da costrutti razionali (con rarissime o vaghissime integrazioni dell’inconscio e del Sé dell’individuo)  chiamati falso sé, consegue la costruzione dell’adattamento possibile nelle condizioni date e quindi una sequenza di esecuzioni coatte chiamate caratteri, chiamate comportamenti, chiamate pensieri, ecc.

Un software obbligato che gestisce robot composti da cellule viventi.

Per tutta la loro vita.

Ci sono delle eccezioni.

Qualcuno , raro , riesce a pescare nel proprio inconscio piccoli grani di creatività , piccoli gocce di diamante.

Chi riesce a pescarne di più magari affresca la Cappella Sistina, altri scrivono un grande romanzo o meravigliose poesie.

Alcuni grandissima musica.

Altri, pochi,  pochissimi, cose grandi e benefiche per il Pianeta e tutti  i suoi abitanti.

L’uomo moderno, ed anche quello antico, è tutto qua.

In quanto ben pochi gli ha insegnato che esso esiste ma non su Marte ma dentro sé stesso , un sé stesso guaritore del quale gli hanno insegnato anche in sovrappiù ad avere terrore.

Ed il robot di carne ossequiosamente si adegua.

Osservandolo agire , a feedback , si può mutare quella programmazione.

Lavoro lungo, che richiede nel tutore strumenti mentali sconosciuti ai più.

E dei quali i più, anche qui, hanno paura.

Il tutto in una deriva lenta e continua verso  lo stermino di massa per guerra, per bomba , per inquinamento, per avvelenamento.

E con esso gli incolpevoli animali , l’incolpevole Natura la quale procede ciecamente verso una evoluzione zoppicante che infine ha prodotto questa specie accecata che crede di vedere .

 

 

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