La pulsione istintiva, e si ritiene genetica,  verso la crescita psichica , ancorché ferocemente paralizzata dalla castrazione originaria o dalle pesanti schermature della coscienza , “vive sempre e lotta  per noi”.

Per tutta la vita dell’individuo i sogni continuano a riproporre alla coscienza cieca e sorda il progetto di crescita psichica , i contenuti del Sé negato e le tante esperienze vissute e rimosse  rispetto alle quali si è completamente inconsci.

Tutto questo materiale oltre che nei sogni continua riproporsi in forma simbolica, come rappresentazione simbolica,  nella grande “lavagna” del corpo e dei suoi organi e funzioni sotto forma di sintomi psicosomatici e patologie di varia natura.

Oltre ovviamente nei vari sintomi e livelli della patologia mentale.

Ma non solo.

Tutto quel materiale, i contenuti dell’inconscio , le esperienze vissute e rimaste inconsce vanno rappresentarsi, nel corso del tempo, anche negli eventi della realtà , eventi vissuti e notati dall’individuo.

Il quale li vive , li nota ma non ne comprende, nemmeno lontanamente, il significato profondo né lo scopo, la funzione , che essi vorrebbero assolvere rispetto alla sua psiche ed alle necessità di mutamento della sua coscienza .

La pulsione verso la coscienza (e verso la realtà sensibile ) dei contenuti inconsci è una spinta potente ed inarrestabile tanto da potersi affermare che “tutto ciò che è dentro è anche fuori”.

Si può ben affermare che tutto ciò che è inconscio all’individuo in realtà e nella realtà non è inconscio .

E solo la cecità , la sordità, l’insensibilità, la stupidità della coscienza dissociata (generata dalle sue resistenze) a non vederlo e a consideralo tale.

 

 

 

 

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