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Fino  a quando è attiva la dipendenza della coscienza maschile  dal complesso materno e dalla corrispondente figura fantasmativa, di solito la partner, quella coscienza appare normale con tutti i tratti caratteriali del maschilismo, del machismo e del superomismo.

Nel momento in cui la coscienza femminile muta e perde la parte corrispondente di quella dipendenza la coscienza maschile ha un tracollo.

Nel caso più tragico ed estremo sarà il femminicidio, in altri casi potrà essere è la morte improvvisa del soggetto.

Nei casi meno tragici quella coscienza dismette i tratti caratteriali che la contraddistinguevano, grazie a quella dipendenza/protesi , e regredisce al  livello di infantilismo che è proprio di quello stato proprio di quella coscienza.

In taluni casi questa regressione appare simile al mutamento imposto dai farmaci a certe coscienze che manifestavano sintomi psicotici come delirio, allucinazione ed aggressività.

Si può perciò presumere che quella dipendenza patologica, sfruttata saprofiticamente a spese della partner, fornisse alla coscienza maschile infantile una sorta di superaddiction libidica.

In casi come quelli in argomento è molto importante la terapia di coppia la quale rende possibile un progressivo reciproco adattamento ai mutamenti allo scopo di  evitare eventi drammatici.

                                (scritto il 07/12/23)

 

 

 

 

 

 


 

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