Se si volessero comprendere le conseguenze comportamentali ed adattative dei complessi di castrazione (una vera e propria gabbia disumana per la reale natura istintuale dell’individuo) occorrerebbe fare una visitina al più vicino giardino zoologico nelle quali le gabbia hanno sbarre di ferro insuperabili assolutamente identiche a quelle che i complessi di castrazione impongono alla psiche dell’individuo.
Per non parlare degli animali sfruttati brutalmente nei cosiddetti circhi equestri.
Ed osservare in quegli zoo ed i quei circhi i comportamenti degli animali che in quelle gabbie rinchiuse vivono “felici”.
Chi se ne intende potrebbe redigere un Diagnostic and statistical manual of mental desorders DSM IV assolutamente adeguato a quelle specie animali.
Stesse osservazioni potrebbero svilupparsi comparando i comportamenti degli animali non sterilizzati con i comportamenti degli animali domestici sterilizzati , allo scopo di antropomorfizzarli, e nei quali la castrazione è avvenuta a livello fisico.