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Se la sofferenza prodotta dal rifiuto dell'ambito parentale a sostenere e far sviluppare il processo di crescita psichica infantile viene esclusa dalla percezione della coscienza (salvo poi integrarsi e viversi, centellinata, nel corso della terapia e della autoanalisi) la rabbia impotente prodotta da quella profonda ingiustizia ,da quella gravissima ancorché inconsapevole violazione di un fondamentale diritto umano, tende invece ad esplodere volta a volta nel corso del processo di crescita in consapevolezza.
E se dovesse esplodere al di fuori della capacità di comprensione del soggetto e della sua consapevolezza, nonché del controllo dell'ego, sarebbe rabbia feroce e devastante.