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…ISMI= SIMILARI simbolici di contenuti inconsci
Al fenomeno della rabbia repressa e mai percepita si affianca nel mondo la diffusa, consapevole e volontaria supposta incapacità politica (che incapacità non è. Ma fin troppo spesso becero conservatorismo di interessi di pochi) di affrontare alla radice le diffuse e spesso intollerabili ingiustizie e disparità sociali.
Ingiustizie e disparità che vedono in società floride ricchissimi miliardari a fronte di gente affamata, senza casa e priva di assistenza sanitaria.
Poiché per una quantità di validi motivi in parte intrinsechi ed in parte effetto di manipolazione della opinione pubblica una rivoluzione di sinistra che tendesse all’egualitarismo ed al superamento di quelle sperequazioni è di fatto pressoché impossibile l'unico varco per dare sfogo alla rabbia repressa (alla rabbia repressa di cui prima si è scritto ) è l'invocazione alla rivoluzione populista.
Sollecitata da individui che di privilegi e di ricchezza è sempre vissuta e che sulla povertà e sulla la ingiustizia ha fondato il proprio potere.
Rivoluzione di destra che peraltro aggraverebbe sempre di quel ingiustizie e disparità aggiungendo ad esse orrori inimmaginabili.
Anzi fin troppo immaginabili come la storia dei rivoluzionismi fasciste e naziste del Novecento bene ci hanno illustrato.
Il modo per suscitare e scatenarle, sfruttando rabbia arcaiche e rabbie recenti, è semplice: Basta orientare la comunicazione sociale verso quel ribellismo eccitandolo e canalizzandolo opportunamente verso i propri interessi e verso il più (opportunamente in ombra) becero conservatorismo reazionario.
Manipolando impunemente psiche fragili e deboli che vedrebbero in quella opportunità “avvelenata” l’unica via di riscatto.
Realizzando così nei confronti dei poveri , degli esclusi e degli emarginati sociali di tutti i tipi l'antico motto: cornuti e mazziati.