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Per approfondire una certa ricerca su un soggetto, del quale seguo i sogni transferali da qualche mese, mi sono reso conto che i sogni sono come le uova fresche di gallina.
Se esse sono state appena scodellata dalla gallina è gradevolissimo berle crude altrimenti dopo qualche giorno non sono più consumabili in questo modo.
Lo stesso per i sogni.
Appena fatti è possibile interpretarli intuitivamente mentre invece rileggendoli dopo qualche mese molti di quegli stessi sogni sembrano incomprensibili, alieni.
E se non fosse per la trascrizione fatta subito dopo ogni volta del loro significato, quel significato sarebbe, a distanza di tempo, incomprensibile.
Fanno eccezione una quantità di simboli molto comuni e diffusi il cui significato è comprensibile in quanto già se ne conosce il significato.
In questo caso non si tratta però di "interpretazione intuitiva del simbolo" ma bensì di "traduzione linguistica" dello stesso.
Dal che emerge la differenza tra "interpretare il significato di un linguaggio" e il tradurre un linguaggio.
Dal che emerge la differenza tra l'interpretare il significato di una poesia ed il tradurre una poesia da una lingua ad un altra.
Nel primo caso il processo è tutto in background, spontaneo ed intuitivo mentre nel secondo caso è sufficiente usare un dizionario.
La cosa ha un certo interesse anche in Fisica.
Una cosa è interpretare intuitivamente il significato di un fenomeno altra cosa è il capire il funzionamento dello stesso.
Una cosa è capire la struttura di un atomo (tanti protoni, tanti elettroni, tante orbite, ecc.) ed altra cosa è capire il significato di tale struttura .
Cosa significa una determinata configurazione quantica degli elettroni relativamente alla corrispondente natura della molecola e cosa significa quando questa configurazione muta, su sollecitazione dell'ambiente , e cosa ciò implichi rispetto alla sua condizione ed a quella natura.
E qui interviene il limite della intelligenza razionale .
Essa comprende il funzionamento del fenomeno ma è incapace di comprenderne il significato quando quella stessa forma di intelligenza non impedisce addirittura di conoscerlo, quando interagisce con esso mutandolo.
(scritto il 08/12/23)