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La coscienza dei bambini è come una spugna che cerca di assorbire quanto più informazioni sia possibile nel più breve tempo possibile.
E’ un processo fisiologico in quanto la coscienza deve imparare nel corso della infanzia e della adolescenza ad adattarsi quanto più rapidamente sia possibile all’ambiente reale.
Il processo è tanto più accelerato ove la piccola coscienza abbia già subito l’attacco dissociante per cui l’unica fonte di informazione per strutturare quell’adattamento è la realtà sensibile.
Quella capacità di assorbire acriticamente informazioni dalla realtà sensibile è simile anche nella coscienza dissociata , rimasta infantile, dell’adulto.
In quei casi una comunicazione suggestiva da parte di un comunicatore autorevole ed una comunicazione a feedback è in grado di indurre in quella coscienza ricordi , convinzioni e concetti assolutamente alieni rispetto alle reali esperienze vissute dal bambino o dall’adulto dissociato.
Quella coscienza farà propria quella comunicazione suggestiva e quei ricordi, quelle convinzioni e quei concetti essa farà propri e l’ego li assumerà coattivamente e li esprimerà come propri.