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Cosa potrebbe provare un bambino/a quando, dopo pochi mesi dalla nascita, la sua crescita psichica viene bloccata dal suo ambito familiare, sul quale egli riversa tutta la sua fiducia ed il suo amore?.
Nessuno lo sa , forse si può solo immaginare.
Ma chiunque sviluppasse un proprio processo di crescita in consapevolezza quelle emozioni e quei sentimenti sarà costretto a vivere , ora per allora.
E’ come se quelle emozioni e quei sentimenti si fossero stratificati nell’inconscio cronologicamente e nel corso del processo di crescita venissero integrati nella coscienza , via via cresciuta nel corso di quello stesso processo .
Ed allora si vivranno , ora per allora, dolore e sofferenza , senso di tradimento da parte di coloro che più si è amato e dai quali più si è stati amati ed i quali quella sofferenza, inconsapevolmente, gli hanno inflitto.
Successivamente sarà la rabbia e la frustrazione ad essere percepita.
Rabbia impotente e frustrazione per non poter fare nulla per liberare se stesso da quella morsa infantile.
Della quale non è stato possibile capire il senso e che solo molto tempo dopo si comprenderà .
Ed intanto anche i sintomi, rappresentativi di quelle emozioni e di quei sentimenti, riferiscono.
E talora perfino gli eventi reali che attinģono l'individuo e che danno espressione a quei sentimenti a loro modo , in molti modi, diranno.
L'inconscio negato , represso e martoriato ha la memoria lunga e non dimentica.
E uno dei prezzi inevitabili da pagare per la sua liberazione (un processo che talora ricorda lo spurgo e la successiva sanificazione di un enorme pozzo nero) è il vivere ciò che a suo tempo non si è potuto vivere e percepire a causa della fragilità di una coscienza infantile in formazione.