Quando una parte di sé non è stata integrata nella propria coscienza, a causa del blocco parziale o totale del processo di crescita psichica, la psiche , allo scopo di consentire la sopravvivenza dell’individuo (poco importa quale possa essere la qualità risultante della vita di quest’ultimo) adotta due tipi di soluzioni.
Nella prima la coscienza costruisce sulla base delle informazioni più o meno distorte ricevute nel corso dell’imprinting infantile una quantità di costrutti , di protesi di quello parti di sé che le è stato impedito di integrare .
Costruisce ciò un insieme di costrutti che si definisce “il falso sé.”
Cioè una immagine sostitutiva del Sé che può essere lontana o lontanissima dalla reale natura dell’individuo.
Nella seconda soluzione la psiche ed in particolare l’inconscio attiva su sostituti esterni all’individuo (ma anche interni per esempio una credenza , una ideologia, un convincimento , un ricordo, ecc.) delle proiezioni .
Tali proiezioni distorcono la visione della coscienza rispetto alla realtà e fa credere all’individuo che “l’oggetto” reale sostitutivo sul quale è attiva la proiezione sia parte vitale ed indispensabile di sé.
Sia cioè uno degli elementi fondamentali sui quali si fonda la sua identità.
“L’oggetto” reale in questione potrà essere un automobile, la compagna , il compagno, i figli , un leader politico, il capo ufficio, il dipendente, il proprio lavoro, il proprio computer , ecc. , ecc., ecc..
“L’oggetto” attinto dalla proiezione diventa parte integrante dell’individuo stesso , una specie di estensione o di prolunga del suo Sé.
E su di esso si attiveranno difese potenti.
Se per una qualche evenienza “l’oggetto” sul quale è attestata una proiezione dovesse venire a mancare la psiche dell’individuo ristruttura la sua configurazione e ricerca atri supporti protesici sui quali riattivare la proiezione.
Nell’individuo adulto nel quale la configurazione psichica dissociativa è ampiamente cristallizzata può accadere che in mancanza di alternative la psiche , allo scopo di ricreare l’indispensabile e vitale equilibrio necessario alla sua sopravvivenza quì ed ora , attivi in mancanza di alternativa una condizione di patologia fisica comprese eventuali neoplasie (il nuovo Sé) .
“E’ difficile combattere con il proprio animo:quello che vuole lo compra a prezzo della vita.” (Eraclito Framm. n.93)