Incontro al bar un vecchio amico e tra una chiacchiera ed un’altra salta fuori un problema che lo assilla da un sacco di tempo e con il quale , ancorchè il tanto tempo trascorso da quegli eventi, ancora lo tormenta e lo disturba.
Parla di ingiustizia e di accanimento contro di lui e così via.
Gli chiedo di cosa si tratti e lui come un fiume in piena riferisce che nel corso della sua carriera lavorativa la cosa si è ripetuta per ben due volte .
Egli era all’epoca funzionario onesto e rispettoso delle leggi in un ambiente piuttosto corrotto.
Era alle dipendenze di un dirigente corrotto egli pure il quale mal sopportava questo funzionario ligio al dovere.A causa dei suoi numerosi scheletri nell’armadio ben si guardava però dal limitarne l’azione, benché intensamente lo desiderasse.
Alla fine del suo mandato volle consumare una sorta di vendetta postuma raccontando, rispetto all’odiato funzionario, peste e corna al dirigente subentrante .
Il quale dirigente pedissequamente si attivava per cercare di limitare l’azione del funzionario laddove il vecchio dirigente non era riuscito.
L’amico racconta la vicenda ancora amareggiato e furioso e prosegue dicendo che come se non bastasse la cosa a distanza di anni si era ripetuta pari pari con altri dirigenti mentre rivestiva altro incarico che all’epoca aveva assunto.
Insomma una sorta di killeraggio a distanza per interposta persona .
Non finisce nemmeno di raccontare il secondo episodio che ancora lo tormenta che come un flash si manifesta il senso profondo di ciò che da così tanto tempo disturba il mio amico.
La figura materna o la figura paterna che opera l’azione castrante nei confronti del figlio o della figlia esegue pedissequamente degli “ordini”.
Queste figure hanno subito a loro volta la castrazione dai rispettivi ambienti parentali infantili e quando hanno dei figli esercitano inconsapevolmente (e non possono fare diversamente) sugli stessi la stessa identica azione castrante che hanno subito nella loro infanzia.
Adeguando così la configurazione psichica dei nuovo venuti al loro ambiente mentale (oltre che a quello dei rispettivi genitori).
Insomma una sorta di killeraggio a distanza per interposta persona .
Una generazione dopo l’altra da tempo immemorabile.
Per inciso lo sfogo del mio amico e l’insight dal suo racconto suscitato hanno avuto l’effetto di rasserenarlo.