Il linguaggio onirico , grazie ai significati che veicola, ha la funzione di strutturare la coscienza (probabilmente la coscienza più interna, la coscienza cognitiva) ad immagine del Sé.

Esso ha la funzione di costruire la coscienza di sé, la coscienza del Sé.

I linguaggi di realtà invece hanno la funzione di costruire nella coscienza (nella coscienza a specchio presumibilmente ) l’adattamento possibile all’ambiente parentale infantile.

E’ linguaggio  la parola, il gesto ,la postura, il comportamento, il tono , l’odore della cucina, il colore delle pareti del salotto, il profumo delle madeleines  appena sfornate, lo sguardo tutte risultanze delle condizioni psichiche che membri adulti dell’ambiente parentale .

Nella evoluzione delle specie sono le condizioni dell’ambiente  a determinare il tipo di evoluzione e di sopravvivenza possibile delle specie e degli individui.

L’ambiente parentale infantile con i suoi limiti e le sue aperture è la condizione ambientale, lo stato di necessità che determina coattivamente il tipo ed il livello di sviluppo psichico che è consentito ai nuovi membri di quell’ambiente.

Di norma i conflitti intrapsichici  nascono laddove l’adattamento imposto da quell’ambiente  è il prodotto di un ambiente schermato ostile ai contenuti dell’inconscio e del Sé.

Conflitto che può essere ancora più estremo se quella ostilità ha impedito qualsiasi integrazione dei contenuti dell’inconscio in ogni parte della coscienza.

 

 

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