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"Un contadino all'alba di ogni giorno si preparava per la sua giornata di fatica nei campi.
Dopo essersi vestito versava in un piccolo contenitore di circa un litro l'acqua della fonte ,che conservava in una pesante giara , e poi riversava l'acqua , con una specie di imbuto fatto di canne, in una sacca.
Essa era la sua scorta di acqua per la lunga giornata di lavoro nei campi assolati.
Gli succedeva spesso che, distratto dai suoi mille pensieri ,dimenticava di travasare l'acqua nella sacca e partiva verso i campi con la sacca vuota.
E si accorgeva del suo errore quando accaldato dal sole imperioso cercava di dissetarsi e si dannava per la sua dimenticanza.
La cosa succedeva spesso ed un giorno passando davanti ad un vecchio saggio , che meditava fin dall'alba sotto un grande albero di fico , gli chiese consiglio per questa sua continua dimenticanza.
Il vecchio saggio chiese due giorni per riflettere sul consiglio da dare al contadino ed il terzo giorno gli avrebbe dato la sua risposta
Il vecchio saggio era molto vecchio e molto saggio e dopo avere riflettuto per due giorni il terzo giorno , al passaggio del contadino , il quale ansiosamente attendeva quella risposta , si nascose dietro il grande albero e lì morì di vergogna in quanto non sapeva cosa rispondergli.
Da parte sua il contadino , deluso per non aver trovato il vecchio saggio al suo solito posto, morì di sete nel campo verso mezzogiorno."
(segue)