K. Lorenz avendo osservato che l’oca Martina lo seguiva dappertutto (anche quì l'imprinting infantile ecc.,ecc.) un giorno decise di portarla in casa.
L’oca lo seguì e oltrepassata la soglia di casa in un accesso di panico si girò e scappò via.
La cosa si ripeteva giorno dopo giorno ogni volta con una leggera variante: l’oca entrava si girava per scappare (ma sempre meno) e poi tornava indietro.
Dopo molti giorni la variante era diventata: L’oca si girava un attimo per fuggire e poi subito ritornava a seguire Konrad.
La gattina Cicci dorme in casa. Prima dell’alba un rumoroso camion svuota con grande fragore il bidone delle immondizie davanti casa.
Il rumore udito dall’interno assomiglia vagamente al rumore dei tuoni.
Panico della gattina e tentativo di fuggire uscendo di casa.
La cosa si ripete ogni giorno.
Con una variante volta a volta più incisiva.
Rumore di “tuono” , tentativo di fuga , fermata ecc.
Alla lunga la gattina ogni volta che sente quel rumore si allerta, si piazza davanti alla porta chiusa ma non è più assalita dal panico.
L’istinto alla fuga ed il panico che scatta ogni volta che l’animale avverte un pericolo (il luogo chiuso dell’oca, il rumore di “tuono” della gattina) viene giorno dopo giorno come stemperato , come diluito dal ripetersi della verifica esperenziale che allo scattare di quell’istinto non corrisponde nella realtà nessun pericolo reale.
Alla lunga in quei casi il panico e l’istinto alla fuga diventano comportamenti residuali , semplici azione riflesse che si spengono subito.
L’allargamento dell’esperienza e la sua influenza benefica sui meccanismi coattivi imposti dall’imprinting infantile funziona com’è ovvio anche per gli esseri umani.
Il bambino/a non vive altra esperienza che quella imposta necessariamente dall’ambito familiare.
Ma se il bambino/a entra anche in ambiti diversi che poco alla volta gli fanno vivere una esperienza di libertà e non di coazione continua la pressione coattiva imposta dall’ambito familiare (e continuamente introiettata) lentamente si diluisce e si allenta.
Anche qui la verifica esperienziale rispetto ad un ambiente diverso aiuta lo sviluppo di un adattamento positivo all’ambiente.
Vale ovviamene anche per l’adulto e la terapia per esempio è, tra l’altro, anch’essa un ampliamento dell’esperienza che mette a confronto una coscienza malmenata con un ambiente diverso che le fa vivere una esperienza di libertà prima ad essa sconosciuta.