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La coscienza dissociata coltiva in sé le c.d. “protesi del falso sè” che sono costrutti concettuali assunti dalla realtà sensibile che SIMULANO malamente o patogenicamente l’immagine del Sé nella coscienza dell’individuo.
Nei simboli onirici queste protesi si rappresentano talora , non a caso, sotto la forma simbolica di escrementi, di immondizia e schifezze del genere quasi a voler urlare a quella coscienza il suo stato di degrado.
E’ abbastanza comprensibile che individui con una condizione psichica di questo tipo nutrano il massimo disprezzo per l’ambiente naturale e in gran parte si comportino tentando (peraltro fino ad oggi con un certo successo , purtroppo) di rendere quell’ambiente, vitale per la sopravvivenza delle specie viventi, un immondezzaio simile a quelle protesi del falso sé.
Questi comportamenti distruttivi ed inquinanti tentano di realizzare un ambiente inquinato e mortifero che rappresenti a quelle coscienze la loro reale condizione.
Un ambiente inquinato e mortifero che metadica della condizione di inquinamento e morte che satura quelle coscienze dissociate.