Nei sistemi operativi dei computer (per esempio il conosciutissimo Windows) esiste un piccolo database denominato Registry il quale registra sinteticamente (si potrebbe dire simbolicamente) ogni seppur minima variazione della configurazione del computer per cui esso “fotografa” istante per istante e sinteticamente quella configurazione.
Per verificare di quella configurazione i sia pur piccoli mutamenti è sufficiente “leggere” la variazione che quel mutamento ha introdotto in un qualche bit del registry.
Ogni mutamento seppur minimo della coscienza viene registrato , forse non immediatamente ma con una più o meno piccola isteresi, dall’inconscio che registra quella variazione , insieme a tutte le altre della vita dell’individuo, in una qualche forma sintetica e simbolica.
Accedendo a queste “registrazioni” sintetiche (e questo lo fa il sogno) si viene a conoscere la storia esperienziale dell’individuo.
Ogni volta che muta la configurazione della coscienza muta più o meno istantaneamente il database nell’inconscio , il registry inconscio.
Ogni volta che si prende coscienza del significato di una esperienza si azzera la registrazione nel registry dell’inconscio e cessa l’influenza negativa che quella esperienza aveva sul comportamento.
L’esperienza sì è stata vissuta, ha fatto i suoi bravi danni ma una volta azzerato quel maledetto “bit” essa cessa di avere effetti negativi.
Per inciso le esperienze vissute sprofondano le loro radici nell’inconscio (che attraverso esse alimentano gli effetti negativi dell’esperienza inconscia ) strutturando ivi una sorta di “falso inconscio” , un parco di istinti/protesi che fanno malamente le veci degli istinti naturali messi a tacere dalla condizione dissociativa e dalla castrazione.