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Quale che sia la causa, quale che sia l'esperienza dolorosa (e dolorosa e tragica è sempre, anche se l' individuo non è in grado di percepirne la gravità) che ha bloccato ed impedito il processo di crescita psichica ,quale che sia la causa della infezione psichica che ha travolto ciascuno , sta di fatto che qui ed ora ciascuno (bambino, bambina, donna o uomo che sia) è VITTIMA DI SE’ STESSO.

E’ cioè vittima incolpevole della configurazione psichica della sua propria coscienza che il suo inconscio mantiene attiva e rende perenne.

E le inferenze che quella condizione psichica hanno, in abbondanza, nei comportamenti, nelle patologie e nella vita di ciascun soggetto sono sempre tragiche rappresentazioni, sono sempre l'urlo straziante e straziato del  Sè  negato, represso. castrato, talora persino ucciso, di quell'individuo .

Che nulla sa di sé anche (e qui sta la sua follia cieca) se crede di sapere.

Che in molte cose crede ma che di nessuna sa.

Analfabeta o scienziato questa è sempre la sua condizione.

L'analisi del profondo e lo sviluppo della funzione intuizione rende l'individuo un pò meno cieco e ciò che egli scopre lo rende più lontano da quel mondo di ciechi ed insieme più vicino a quella immane, negata, ignorata sofferenza collettiva.

(scritto il 27/12/22)

 

 

 


 

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