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Si è osservato in un caso che la manifesta ostilità congiunta del padre e nella madre (non si sa per quale motivo) nei confronti di un cucciolo di gatto di circa undici mesi ha indotto il cucciolo stesso a rintanarsi nella sua tana infantile ed ivi soccombere.
Non sappiamo quanto generalizzabile sia un caso del genere né quanto estensibile.
In via di ipotesi si può però ritenere che l’ostilità inconscia della coscienza dissociata dei genitori nei confronti del Sé del bambino/a e dei suoi contenuti istintuali possa indurre la piccola coscienza ad attivare potenti difese nei confronti dell’inconscio per difendersi da una sofferenza insopportabile la quale , se percepita , potrebbe produrre danni alla stessa coscienza.
Un tale tipo di chiusura totale della coscienza infantile nei confronti dell’inconscio potrebbe essere causa di morte.
Nessun anatomo-patologo riscontrerà cause fisiche che motivino quel decesso prematuro.
Qualcosa potrebbe invece rilevarsi dall’analisi della psiche dei genitori e dall’atteggiamento , potentemente ostile, delle loro coscienze nei confronti dell’inconscio e dei suoi contenuti istintuali.
Atteggiamento peraltro totalmente inconscio all’ego e quindi non rilevabile dai genitori stessi i quali invece avrebbero pur potuto manifestare nei confronti del bambino/a comportamenti amorevoli.