Il fatto che l’insight improvviso talora stupisca , colga impreparati, faccia fare un salto per lo stupore (oppure faccia restare “fulminati”) dipende dal fatto che la funzione intuizione quando scodella nella coscienza dell’interprete il significato di un sogno o di un simbolo onirico costringe inaspettatamente la coscienza ad operare un salto logico.
Un passaggio mentale del tutto inconsueto, singolare, improvviso ed al quale la coscienza era impreparata ed al quale anzi viene costretta.
Lo stesso fenomeno avviene con il motto di spirito , con la freddura o la barzelletta dal finale inaspettato.
Il motto di spirito suscita un moto improvviso di riso in quanto la battuta finale è spiazzante nel senso che costringe la coscienza, anche qui, ad operare all’improvviso un inaspettato salto logico.
Il suscitare il riso dell’altro con una sequenza di battute azzeccate fa scoprire a coscienze “dormienti” e del tutto inaduse una nuova opzione prima pressoché sconosciuta ed inoltre la costringe ad un esercizio in un campo delle sue possibilità che le erano prima ignote.
Scoprire cioè la possibilità che si possa violare la regola apparentemente ferrea della consequenzialità , delle rigida sequenza della causa ed effetto.
E scoprire perciò l’esistenza in sé stessa (e nella sua ferrea logica, ma che scandalo !) della possibilità della acausalità.
Parrebbe essere questo un primo passo per addestrare la coscienza all’uso e perciò alla possibilità di sviluppo della funzione intuizione che del salto logico (ma anche alogico) è l’acrobata indiscussa.
Insomma si insegna alla coscienza una utilissima opportunità nella direzione della crescita facendo ridere l’interessato.