Molto tempo fa alcuni geniali visionari propugnavano l’insegnamento di un linguaggio universale che unisse nello stesso linguaggio i tanti popoli della terra.
Questo linguaggio comune ed universale si chiamava “Esperanto”.
Grande idea che non pare abbia avuto però molta fortuna.
Ma già allora e da tempo immemorabile un linguaggio universale esisteva già e non era solo un linguaggio degli esseri umani ma era il linguaggio di tutte le specie viventi.
Questo linguaggio era ed è il linguaggio onirico cioè il linguaggio simbolico
Ogni specie vivente la quale abbia un S.N.C. sviluppato sogna e se sogna il linguaggio dei sogni non può che essere il linguaggio simbolico.
Grazie ad esse queste specie sviluppano un adattamento a loro stessi, alla loro reale natura , alla loro istintività e nel contempo l’adattamento all’ambiente nel quale dovranno vivere e sopravvivere .
Quest’ultimo adattamento costruito anche grazie alle diverse tecniche di addestramento parentale che ogni specie ha nella propria specificità.
E’ così ovviamente anche per la specie umana se non fosse che questa specie addestra i figli non rendendosi conto che l’ambiente mentale dell’ambito parentale infantile, fin troppo spesso purtroppo, non coincide con l’ambiente reale e con l’ambiente interiore con i quali i figli adulti dovranno vivere, convivere e sopravvivere.
Se l’ambiente mentale di quell’ambito è di negazione della reale natura istintuale del figlio questa convinzione, questa credenza , questo rifiuto, verrà inculcato nella piccola coscienza creandone perciò un individuo dissociato e quant’altro.
Ma su questo è inutile insistere basta leggere le pagine che compongono questi scritti.
Torniamo al linguaggio universale.
I corpi mitologici di ogni epoca e di ogni regione del mondo si esprimono con linguaggi simbolici.
Si esprime con questi linguaggi ogni religione esistente sul pianeta.
E si esprime ancora in linguaggio simbolico ogni testo scritto che ciascuna religione pone a suo fondamento.
Utilizzano lo stesso linguaggio i moderni miti e cioè la filmografia, quale che sia la nazione produttrice, la pittura, la scultura, la letteratura e la poesia.
E nella stragrande maggioranza dei casi se non nella loro totalità ciascuno di quei linguaggi tenta di portare alla coscienza dei viventi lo stesso tipo di messaggio che i sogni tentano di portare ad essa.
Tentano cioè di far capire con quel linguaggio e con quei simboli l’importanza vitale di prendere coscienza della propria reale natura, del proprio Sé
Che taluni chiamano con una quantità di nomi tra i quali perfino ”Dio”.
Come mai allora stante l’immensa diffusione dei linguaggi simbolici così ben pochi ne comprendono il significato ?. %