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Alcuni proprietari di ville e villette con giardino trovano divertente mettere nei loro giardini delle statuine di Biancaneve e dei sette nani.
Ripristinando così una antichissima usanza diffusa nei giardini delle ville degli antichi romani i quali mettevano nei loro giardini delle statuine raffiguranti il dio Priapo con il suo enorme fallo eretto (*).
Usanza questa che aveva funzione benaugurante relativamente al benessere della famiglia che quella statuina “ospitava”.
Nel caso di Biancaneve e dei sette nani sorse tempo fa un Movimento per la Liberazione dei Nanetti da Giardino (M.L.N.G.) il quale “rapiva” quei nanetti con grande disperazione dei loro proprietari.
Personalmente ben volentieri parteciperei invece ad un movimento per la liberazione degli inconsci (M.L.I.) il quale contribuendo a liberare inconsci sovraccarichi di rimosso e da contenuti istintuali del Sé, mai integrati nella coscienza, aiuterebbe gli individui , grazie al transfert ed al controtransfert, ad attivare processi di crescita psichica bloccati fin dalla infanzia.
Quel movimento, assolutamente benemerito, innescherebbe una specie di reazione a catena grazie alla quale ogni inconscio, che in quel modo riuscisse a liberarsi, aiuterebbe , che l’individuo ne fosse cosciente o meno, altri inconsci a liberarsi a loro volta .
(*) L’usanza dei nanetti nel giardino , moderna e nell’antica Roma, rappresentava ed insieme agiva il bisogno degli individui di quella famiglia di integrare nella loro coscienza percettiva (il giardino) gli “omuncoli” simboli dei contenuti istintuali del Sé e dell’inconscio.
E che questi “omuncoli”/nanetti fossero ritenuti beneauguranti per il benessere e la salute dei membri della famiglia non era affatto una superstizione in quanto il prendere coscienza di sé (il prendere coscienza dei propri interiori “omuncoli”) assolve , tra l’altro, esattamente a quella funzione.