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Un giorno affiora alla coscienza di E., la moglie, un bisogno inconscio.

Ciò viene percepito dalla coscienza di F., il marito, e ciò ecciterà un suo conflitto latente .

E ciò attiverà una lite tra i due.

G., un individuo cosciente di Sé e di sé consapevole, parla con T. e la sua comunicazione veicola verso la coscienza di T. dei significati inconsci a quella coscienza.

Ciò innesca un piccolo conflitto tra i due  (ed in lei) e la natura reale  di quel piccolo conflitto poco ha a che vedere con ciò di cui si era appena parlato.

Dei contenuti inconsci di T. si sovraeccitano, una serie di elettroni dei suoi neuroni cambiano stato e parte una comunicazione verso G. grazie all'entanglement quantistico.

Parte cioè una comunicazione transferale.

G., la notte successiva ha un sogno il cui significato riferisce di questa comunicazione.

Il cui significato riferisce del desiderio, del bisogno inconscio di T.

Lo stesso accade in terapia.

La comunicazione del terapeuta non è mai una comunicazione asettica.

Essa è sempre densa di significato.

Che sia comunicazione controtransferale o meno.

E ciò suscita nel paziente piccoli conflitti inconsci i quali eccitano i suoi contenuti inconsci più sovraccarichi e parte una nuova comunicazione transferale.

L'analista potrà cogliere subito il significato di quella comunicazione nel parlato del soggetto oppure, se essa viene dal profondo dell' inconscio dell'altro/a, attiverà dopo alcune ore un sogno transferale nell' analista stesso.

Interpetratolo il controtransfert automaticamente attingerà con quel significato la coscienza dell'altro/a.

E così via.

Da questo scambio di colpi, da questa partita a tennis, da questi conflitti terapeuticamente indotti, nasce ogni volta un piccolo mutamento nella coscienza del paziente.

Ogni volta un piccolo significato viene accolto in quella coscienza.

Ogni volta una nuova resistenza si attiva.

Ogni volta un significato inconscio lascia gli elettroni di una cellula bersaglio, i quali perciò si acquietano, e va alla coscienza.

Ogni volta un piccolo o piccolissimo sintomo recede.

(scritto il 27/12/22)

 

 


 

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