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C’è un grosso gatto bianco , un maschio sterilizzato, del quale non si conosce la storia.
Arriva nel giardino da adulto , si accomoda al desco, va e viene.
Con ogni evidenza con il suo comportamento ricerca amicizia e coccole.
Se allunghi la mano per carezzarlo però egli ti morde e ti graffia di brutto.
Questa cosa del temere ciò che più intensamente si desidera è maledettamente umana.
E’ una cosa che attraversa e tormenta la vita di moltissimi.
E’ abbastanza facile comprendere che ciò che più si teme e ciò che più si desidera è l’essere sé stessi.
Sicuramente con la non marginale appendice della propria sessualità istintuale.
Nel caso del gatto il suo problema si è risolto indossando un guanto da lavoro di cuoio e carezzandolo con la mano guantata.
Con reciproca soddisfazione.
Così ogni mattina il gatto bianco compare , miagola con insistenza reclamando la sua dose mattutina di coccole e poi mangia il suo cibo.
La psicoanalisi è esattamente questo:La mano guantata che aiuta a superare le paure di sé stessi ,infuse nell’individuo inconsapevolmente per tutti nella sua infanzia.
Facendo assumere alla coscienza dell’individuo stesso , in piccole dosi, ciò che egli ha massimamente temuto per tutta la sua vita e cioè la salutare medicina di sé stesso.