Dopo molti anni di affetto e di amore verso gli animali domestici (e di sofferenza per le loro sofferenze) l’esperienza qualcosa dice.
Accade nei gatti feriti o malati, ed in qualsiasi animale che si trovi nelle stesse tragiche condizioni, di dovere affrontare il suo ultimo viaggio verso la morte.
Quando l'animale capisce che forse la sua ora sta per giungere al termine si ritira in un posto tranquillo e protetto dai predatori e "SPEGNE LA COSCIENZA".
Cioè entra in uno stato mentale nel quale non percepisce più la sofferenza ed attende in questo stato o di guarire o di morire.
Come osservato lo spegnimento volontario della coscienza nell'animale è cosa molto simile a ciò che fa volontariamente il buddista quando profondamente MEDITA.
Egli cerca nella meditazione di eliminare, controllando la sua coscienza e portandola in uno stato di stasi profonda ed eliminando ogni elaborazione neuronale, la percezione del dolore che è indotta dalla follia intrinseca (le false informazioni neuronali che la infettano ed infestano) della SUA stessa coscienza a suo tempo in essa indotta dall'imprinting.
(scritto il 30/11/24)