Chiunque decida di iniziare una attività sportiva , per esempio il tennis od il nuoto o quant’altro, sa quanto faticoso sia l’apprendere i movimenti corretti specifici di ciascuna disciplina sportiva.
I movimenti specifici vengono ripetuti più e più volte , si sbaglia , si viene corretti, si sbaglia ancora e così via.
Ripetendo all’infinito i movimenti ed i comportamenti tipici di quella attività sportiva dopo alcuni mesi di esercizio si scopre che una parte se non tutti i movimenti fondamentali corretti cominceranno ad essere esperiti in modo corretto e spontaneo , senza nemmeno doverci pensare.
E’ successo che la ripetizione continua e prolungata di determinati comportamenti e movimenti fisici specifici di quella disciplina sportiva ha prodotto un risultato nella psiche dell’allievo.
La coscienza , ripetizione dopo ripetizione , ha imparato i movimenti e la loro sequenza .
In pratica ha costruito in sé , grazie a quell’addestramento ripetitivo, un costrutto cioè un piccolo software, un piccolo programma che si attiva ed induce il comportamento ed il movimento corretto ogni volta che l’ego inizia l’esercizio sportivo.
Ma non solo.
Quel costrutto , quel software affonderà le sue radici nell’inconscio e diventerà permanente, si cronicizzerà.
Come giustamente si suol dire una volta imparato ad andare in bici non ci se ne dimentica più.
La coscienza ha appreso per autoemulazione.
Apprendendo cioè dai ripetuti movimenti ed esercizi ripetuti nel lungo periodo.
Un altro tipo di apprendimento per autoemulazione accade nel corso dei processi di crescita psichica nel corso dei quali ad addestrare la coscienza è il Sé e l’inconscio grazie alla funzione onirica ed alla funzione intuizione.
La coscienza nel lungo periodo apprende da quei due soggetti psichici e dalle loro fondamentali funzioni a costruire in sé l’immagine del proprio Sé.
Apprende il Sé dal proprio Sé, dal Sé dell’individuo.
Ancora.
Nel corso dell’infanzia la ripetizione continua e ripetitiva dei comportamenti specifici dell’ambito parentale infantile insegna alla coscienza infantile l’adattamento necessario a quell’ambito parentale.
Adattamento che potrà essere favorevole alla crescita psichica ed alla integrazione della reale natura dell’individuo nella sua coscienza oppure potrà essere adeguato a quell’ambito ed essere perciò più o meno ostile a questo sviluppo fino alla completa castrazione.
Anche qui, in questo secondo caso, l’apprendimento dall’ambiente esterno da parte della coscienza che si svilupperà nel corso di mesi e di anni, ed a causa della continua ripetitività dei comportamenti dell’ambito familiare, costruirà nella piccola coscienza costrutti, piccoli software, i quali si cronicizzeranno grazie al proprio radicamento nell’inconscio, e diventeranno una quantità di coazioni a ripetere nella direzione della maggiore o minore patologia mentale.