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Il  tempo dei processi biochimici della cellula sono razionalmente osservabili e misurabili.

E ad  ogni mutamento che viene introdotto nella  biochimica della cellula corrisponde una serie di mutamenti nella configurazione degli atomi e delle molecole la costituiscono.

Se il tempo della biochimica della cellula è misurabile per quanto riguarda quegli atomi e quelle molecole essi sono da sempre state lì o da qualche altra parte fin dalla lenta formazione di quella cellula nel feto.

E quando quella cellula morirà e si trasformerà in qualcos'altro quegli atomi e quelle cellule si trasformeranno di conseguenza ma saranno sempre là o da qualche altra parte.

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Per quanto riguarda invece l'informazione i mutamenti quantici degli elettroni di quegli atomi e molecole, attivati dalle informazioni genetiche che non hanno trovato accoglienza nella coscienza neuronale, rimangono immutati e tendono a maggiormente energizzarsi in base al continuo afflusso di nuove informazioni energizzanti provenienti dal codice genetico.

Dall'altra parte l'imprinting infantile ha già fatto i suoi danni nei neuroni, i cui elettroni sono eccitati dalle informazioni sul falso sè e vengono vieppiù eccitati quando diventano bersaglio anche delle informazioni provenienti da quel codice.

Per cui i neuroni della coscienza neuronale sono doppiamente esposti a patologie indotte dai mutamenti quantici che subiscono gli elettroni che li compongono insieme agli atomi e molecole relative.

Le informazioni nel rapporto interattivo tra materia elementare e cellula contribuiscono, quando energizzano gli elettroni,  a intervenire nella biochimica della cellula mutandola .

E l'intervento può essere talora davvero molto pesante.

E a sua volta ogni presa di coscienza contribuisce a riportare quegli elettroni al loro stato di quiete e a restituire alla cellula uno stato  salutare.

(scritto il 29/12/22)

 

 

 

 

 

 


 

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