Nel 1631 in un convento di Loudun in Francia si verifica un caso di isteria collettiva (così verrà definito in seguito) tra le suore di quel convento.
La storia si interseca all’epoca con vicende politiche , con tresche di varia natura , con vendette personali e quant’altro.
Nonché con tragiche esecuzioni a mezzo rogo.
Nella vicenda appare successivamente un gesuita tale Suryn il quale ha nei confronti delle povere “indemoniate” un approccio molto diverso dal consueto.
Ad una delle novizie “possedute” sussurra all’orecchio :Dì a bassa voce e solo a me cosa ti tormenta”.
Quando , secoli dopo, la psichiatria comincia a vedere la luce qualcuno individua in quel gesto d’amore del gesuita Suryn il primissimo germe della terapia della parola , della psicoanalisi in pratica.
Il povero Suryn che di psicoanalisi nulla sapeva e che non poteva perciò avere sviluppato le difese psichiche opportune viene travolto da quel rapporto e rimane vittima dell’azione devastante di una terribile infezione psichica che lo farà considerare pazzo per qualche decennio con tutte le tragedie che questa condizione implicava all’epoca.
Il buon Suryn dopo un paio di decenni di pesantissimi guai subiti dal suo ambiente in quei tempi oscuri si rimette e comincia a svelare una sua creatività producendo bellissime poesie intrise di misticismo.
L’evento di Loudun , che successivamente verrà definito , come si è detto, un caso di isteria collettiva ritengo sia invece un caso di infezione psichica severa innescatasi a causa della repressione sessuale, culturale, ambientale ecc. che ha determinato inconsci energeticamente sovraccarichi i cui contenuti , grazie alla comunicazione subliminale tra inconsci, sono straripati infettando gli inconsci delle varie suore di quel convento nonchè l’inconscio del povero gesuita Suryn.