“Cogito ergo sum” ?. Manco per niente, nemmeno per idea !.

Se c’è una cosa che caratterizza la funzione egotica cioè l’ego è la sua capacità di volizione.

Quando un bambino dice “Voglio un gelato” di solito qualche adulto gli risponde  saccentemente :Eh no! L’erba voglio non nasce nemmeno nel giardino del Re”.

Dando così un altro , un ulteriore piccolo colpetto alla già periclinante autostima del bambino.

Il quale se non fosse un bambino dovrebbe poter rispondere: “Eh no un corno !. Io voglio , assolutamente voglio, essere me stesso.  E’ un mio diritto inalienabile ed un mio dovere biologico esserlo!!.”.

Naturalmente  il bambino non può dirlo e non sa di poterlo dire .

E se miracolosamente fosse in grado di dirlo riceverebbe un sonoro ceffone.

Altro , ulteriore colpetto !.

La capacità di volizione dell’ego è fin troppo spesso confusa con la grande massa di coazioni a ripetere che la coscienza dissociata ha strutturato in sé stessa.

Tanto che in questo caso si dovrebbe paralare non di capacità di volizione dell’ego ma bensì di obbligo inconsapevole  e coatto alla volizione.

Rispetto al quale l’ego è solo un più o meno passivo esecutore al quale viene lasciato,  come premio di consolazione, l’illusione di possedere una sia pur minima frazione di libero arbitrio.

 

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