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Il cucciolo di gatto ,un vivace maschietto, ha ormai quasi otto mesi e sta per raggiungere la maturità sessuale.

La mamma gatta spesso quando lo incrocia dapprima gli da un paio di affettuose leccatine sulla testa e subito dopo respinge il figlioletto dandogli energiche e brusche zampate.

E’ come se la mamma gatta fosse dibattuta tra l’istinto materno e l’istinto di specie che punta alla diversificazione dei geni, tendenza alla diversificazione che  impedisce l’incrocio sessuale tra madre e figlio.

Diversificazione dei geni il quale tende presumibilmente ad un rafforzamento sia dei sistemi immunitari sia ad un costante miglioramento evolutivo della specie e degli individui.

Motivazione questa che potrebbe benissimo essere la base genetica del divieto (etico, normativo e quant’altro)  di incesto tra gli esseri umani.

Sicuramente la mancata crescita psichica dell’individuo adulto e il persistere del complesso materno (o paterno) nella sua psiche ha ben fatto introdurre  in psicoanalisi il tema edipico.

 

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